Cosa è una RTA – Residenza Turistica Alberghiera?

Cosa è una RTA – Residenza Turistica Alberghiera?

In un periodo in cui la crisi imperversa in tutti i settori, non ultimo quello immobiliare, solo il cambiamento può garantire il futuro dell’ edilizia e, quindi, degli immobili.

Oggi essere proprietari di un appartamento, soprattutto se non è primo, determina dei grossi costi di gestione in cui le tasse ne producono un certo deprezzamento, ma la soluzione a questo non può essere altro che possedere una proprietà che si autogestisca,infatti, la R.T.A. (residenza turistica alberghiera) offre una grande opportunità in tal senso.

Si sente spesso parlare di questo prodotto ma senza conoscerne realmente l’ efficacia del rendimento ché, anche per i meno esperti, con semplicità può essere compresa. Partendo dal concetto che chi possiede un appartamento in un condomino e ne rispetti il regolamento, i costi e le spese di tale unità (prevalentemente imputate al pagamento del salario del portiere, Tfr, spese di manutenzione, riscaldamento, vigilanza nei periodi estivi,
amministrazione, conguaglio e quant’altro), in un edificio di discrete proporzioni (30 appartamenti) si attesta in media intorno ai € 200,00/350,00 al mese per condomino per un totale medio di € 3.300,00 annui e non potranno né essere rimborsati né dedotti.
Tale somma, ovviamente, graverà sul bilancio familiare determinandone una privazione su hobbies, divertimenti vari e non ultime le vacanze estive ed invernali.

Prendiamo ora in considerazione una proprietà in una residenza turistica alberghiera ovvero R.T.A. , dove chi acquista è generalmente proprietario di almeno un altro appartamento.

1) Qualora fossimo in possesso di un immobile qualsiasi altra proprietà acquistassimo, risulterebbe “seconda casa” e ciò non esula dal pagare IMU (imposta municipale sugli immobili) la TASI e non ultimo il canone RAI sull’ utenza elettrica.
2) L’ immobile in oggetto, avrebbe dei costi di gestione che a differenza di un semplice condominio urbano, non graverebbero sul bilancio familiare, anzi, potrebbero addirittura integrarlo a supporto di spese impreviste; tutto ciò avviene offrendo la propria unità abitativa ad una società di gestione che ne curerà gli interessi e per la quale a fine anno ne ripartirà gli utili.
3) L’utilizzo medio di una seconda casa, sia che si possegga in montagna o al mare è di circa 1/2 mesi ripartiti nel corso dell’anno focalizzate certamente nei fine settimana e nelle ricorrenze stagionali ( natale, capodanno, pasqua e ferragosto); nel caso delle R.T.A. e a secondo dell’ amministrazione comunale, invece, il soggiorno è pari a 1/12 di permanenza annuale , periodo certamente ideale per le proprie necessità, per il resto dovrà essere concesso temporaneamente alla società di gestione, che vi garantirà una parte degli utili.
4) Come è nota avere la residenza nella prima casa vi impedisce di averne un’altra in una seconda unità immobiliare, cosa non possibile neanche nella R.T.A. ma solo per i primi 10 anni trascorsi i quali il vicolo, potendo essere rivedibile, decade e potete godere a pieno della vostra proprietà immobiliare.
5) Investire in una RTA non significa acquistare una multiproprietà che vi attribuisce la/e settimana/e di soggiorno, bensì,acquisterete l’ effettiva proprietà, godendovi le vostre vacanze e si potrà trasferire come un normale appartamento, quando riterrete opportuno.
6) Con un’ attenta analisi dei costi e dei ricavi potete determinare la totale assenza di rischi nel comprare in una RTA, infatti:
a) Le spese generali (IMU, quote condominiali, manutenzione ordinaria) vengono ampiamente coperte dalla società di gestione.
b) Potete usufruire del vostro appartamento nei periodi in cui riteniate più opportuni ed il resto tenerlo locato percependo una rendita.
c) Per chi vuole destinare ai propri cari in eredità un immobile, quale miglior soluzione di una RTA ?! dove la manutenzione e la cura degli arredi è a carico della società di gestione che curerà tutti i vostri interessi affinché il bene venga trasferito in perfette condizioni e per la quale trascorsi 10 anni potrebbe diventare una prima casa per i vostri figli.
d) Se voleste concedervi delle vacanze estive o invernali ciò che spendereste per i viaggi compenserebbero ampiamente la cifra da versare per il mutuo che risulterebbe non più una spesa come nel primo caso, bensì, un salvadanaio arricchito anche dalla rivalutazione dell’ immobile.

In conclusione riteniamo che acquistare una casa resta sempre un’ ottima opportunità per chi ne avesse la possibilità trattasi di appartamento residenziale, R.T.A., case vacanze, quote di fabbricati e se si aggiunge a questo la totale assenza di pensieri per gestirla, come nel nostro caso,ne consegue un eccellente investimento che Vi garantisce un rendimento sicuro e concreto nel tempo.